IL MUSEO DI MODULGRAFICA PHARMA OMAGGIA L’ARTE TIPOGRAFICA

CARATTERI MOBILI E COME IMPIEGARLI

Siamo lieti di esporre e far vedere da vicino reperti di archeologia industriale affiancati a rinomate edizioni che vanno dalle cinquecentine di pregio come i Discorsi sulla volgar lingua del Bembo, fino alle pagine del rotocalco novecentesco. Speriamo che l’evoluzione e la storia della stampa si sveli in piccola parte attraverso il percorso da noi proposto.

Si propongono nel museo oggetti caratteristici, punti di giuntura di quelle tipografie che facevano convivere la tradizione della stampa con l’innovazione tecnologica.

 
 
 
 
 
 

UN PASSO VERSO LA TRADIZIONE TIPOGRAFICA NEL NOSTRO TERRITORIO LAZIALE

IL TERRITORIO COME PARTENZA

L’evoluzione del “carattere”, il suo impiego, i modi, gli strumenti, i tempi propri della tipografia.

Il territorio laziale é ricco di riferimenti che partono dai primi proto-tipografi immigrati dalla Germania a Subiaco, passando per il primo editore e tipografo come lo intendiamo oggi, Aldo Manuzio, nato a Bassiano, fino ai primi decenni del XX secolo dove la tradizione tipografica grazie ai nuovi insediamenti rifiorisce: cartiere e moderne tipografie nelle “città nuove” continuano a livello industriale quello che era iniziato qui secoli fa.

 
 


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